
Si sono riuniti ieri nel Centro Studi e Ricerche sulla Biodiversità in località Montisani a Vallo della Lucania, convocati dal Presidente Salvatore Iannuzzi, i sindaci della Comunità del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per esprimersi, tra i vari punti all’ordine del giorno, anche sul conto consuntivo 2015, sulla variazione al bilancio di previsione 2016, sull’analisi della realtà Parco, su un piano di gestione e controllo dei cinghiali, sulle commissioni tematiche della Comunità e sul sistema di mobilità nel Parco, definendo delle priorità infrastrutturali.
“C’è stata una buona partecipazione dei sindaci, – afferma Tommaso Pellegrino, Presidente dell’Ente Parco – si è iniziato ad occuparsi di temi concreti che riguardano il territorio, ma il dato importante è che finalmente si inizia a parlare di Comunità, perchè se non si ragiona in questi termini perderemo una serie di occasioni. Il bilancio è stato approvato all’unanimità e abbiamo iniziato a lavorare sulla costruzione di una serie di commissioni. Per quanto riguarda l’emergenza cinghiali stiamo lavorando sull’attivazione della filiera e del piano di emergenza attraverso la presenza dei selecontrollori“.
“Il mio ringraziamento va al Presidente Iannuzzi – conclude Pellegrino – per come ha condotto la prima Comunità del Parco, per aver ridato unità e compattezza e per aver con equilibrio affrontato le esigenze e le problematiche che riguardano tutto il territorio del Parco. Questo approccio alla Comunità del Parco ci rende tutti più ottimisti per il futuro“.
In seguito alla convocazione della Comunità del Parco interviene anche Pino Palmieri, sindaco di Roscigno e Presidente della Comunità Montana Alburni. “Si continuano a gestire le emergenze come se fossero attività ordinarie – sottolinea Palmieri – In un territorio come gli Alburni, con strade chiuse da anni, c’è poco da pianificare. Abbiamo necessità di interventi immediati e invece si stanno gestendo queste situazioni in modo ordinario. Tutti i punti all’ordine del giorno possono essere affrontati in un momento di normalità, ma gli Alburni vivono in emergenza ormai da anni. E’ come se ci stessero dando dei sonniferi per addormentare una classe politica del territorio, mettendo all’angolo gli Alburni che dovrebbero essere protagonisti di un’attività di programmazione del Parco“.
E su un eventuale spazio da assegnare agli Alburni in seno alla Comunità del Parco (concetto ribadito ieri anche dal Presidente Iannuzzi) Palmieri è categorico:”Non sono disposto a ricoprire nessun ruolo, ma pretendo che qualcuno degli Alburni ci sia“.
– Chiara Di Miele –