
In merito alla questione che sta tenendo banco in questi giorni che precedono l’inizio delle attività scolastiche e relativa ai docenti campani immessi in ruolo in altre regioni a seguito della riforma sulla “Buona Scuola”, nonostante i trasferimenti dei docenti siano competenza del Ministero, la Regione Campania da luglio ha affrontato le problematiche emerse attraverso incontri con i sindacati e alcune delegazioni di docenti per sostenere le loro istanze.
All’inizio di agosto, nel corso della riunione di coordinamento di tutti gli assessori regionali all’Istruzione, la Regione ha condiviso, anche in presenza dei rappresentanti istituzionali di Sicilia e Puglia, una nota inviata al Ministro dell’Istruzione Giannini per chiedere di ridurre al minimo i disagi per i docenti coinvolti.
Pochi giorni fa l’ulteriore sollecito che lo stesso coordinamento degli assessori regionali all’Istruzione ha inviato al Ministro Giannini con una nota formale per discutere di ampliamento del tempo scuola, che vede penalizzate le regioni del Meridione, con adozione del tempo prolungato, riduzione dei parametri medi degli alunni per classe e trasformazione, per quanto possibile, delle cattedre di fatto in cattedre di diritto in modo da consentire ulteriori immissioni in ruolo.
Nell’incontro avuto con il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Luisa Franzese è stato ottenuto di procedere con assegnazioni provvisorie sulle cattedre di fatto ai docenti che dovrebbero essere immessi in altre regioni. L’Ufficio Scolastico Regionale, inoltre, si è reso immediatamente disponibile ad effettuare tutte le verifiche in merito all’algoritmo utilizzato per stilare gli elenchi dei trasferimenti che, stando agli insegnanti, non avrebbe funzionato correttamente.
– Chiara Di Miele –