Il Codacons Vallo di Diano interviene in merito alla vicenda dell’avvelenamento dei cani a Sant’Arsenio e, tramite un comunicato stampa, chiede che venga fatta chiarezza sui ritardi nella costruzione del canile comprensoriale in località Marroni a Sala Consilina che da anni giace in una situazione di limbo a danno dei cittadini e delle “povere bestiole”.
“Nonostante il considerevole investimento di danaro pubblico nel canile comprensoriale da parte della Comunità Montana che ammonta a € 520.453,27 per entrambi gli appalti – scrive il responsabile Codacons Vallo di Diano Roberto De Luca – non è stato ancora risolto l’annoso problema del randagismo nel Vallo di Diano” sottolineando che la prima pietra è stata posta in piena campagna elettorale nel 2009.
Nella nota stampa, Roberto De Luca si interroga, inoltre, sull’obbligo di istituire un tavolo tecnico presso la Prefettura di Salerno, così come previsto da un’ordinanza del Ministero della Salute del 12 febbraio 2012, recante norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati.
Sulla questione del tavolo tecnico, De Luca ricorda che presso le Prefetture è attivato un tavolo di coordinamento per la gestione degli interventi da effettuare e per il monitoraggio del fenomeno, al fine di garantire un’uniforme applicazione delle attività. “Inoltre – termina la nota stampa – il tavolo, coordinato dal Prefetto o da un suo rappresentante, è composto da un rappresentante della Provincia, dai sindaci delle aree interessate e dai rappresentanti dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, dal personale del Corpo forestale dello Stato, degli Istituti zooprofilattici sperimentali competenti per territorio e dalle Guardie zoofile oltre al personale della polizia locale e ad un veterinario libero professionista nominato dall’ordine provinciale dei medici veterinari”.
– redazione –
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