L’associazione “Sassano…arte, cultura e spettacolo” al fianco degli agricoltori e allevatori del Vallo di Diano. I ragazzi dell’associazione hanno deciso infatti di valorizzare il vero volano del territorio, l’agricoltura, organizzando, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo e l’Università “Federico II” di Napoli, un convegno divulgativo sul “Latte Nobile” che si terrà giovedì 9 aprile alle ore 20.15 presso il ristorante “New King”.
Illustreranno il progetto “Latte Nobile” e discuteranno insieme ai partecipanti, esperti e tecnici che da anni lo seguono, come Roberto Rubino, presidente dell’Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo (ANFoSC), Francesco Menafra, dirigente in quiescenza del Ministero dello Sviluppo Economico, Federico Infascelli, docente di Nutrizione e Alimentazione Animale presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e membro del Comitato Tecnico-Scientifico dei Presìdi Slow Food e Angelo Ricciardone, presidente dell’associazione “Sassano…arte, cultura e spettacolo”.
Interverrano al convegno anche esperti valdianesi del settore, tra cui Francescantonio D’Orilia, presidente dell’associazione MiDA e Nicola Di Novella, naturalista, famacista e geobotanico, nonché esperto conoscitore della flora del Vallo di Diano.
Cosa accadrà adesso che le quote latte sono state abolite? Come tutelare gli agricoltori e gli allevatori? Come valorizzare i terreni e i prodotti del nostro comprensorio? Il latte Nobile potrebbe essere una risposta a questi interrogativi e durante l’incontro saranno approfondite queste problematiche.
Il “Latte Nobile” è un prodotto ottenuto da sistemi di allevamento sostenibili, basati sull’impiego del pascolamento o di foraggi provenienti da prato-pascoli ad elevata biodiversità, sostenendo i piccoli allevatori locali, con l’obiettivo di ottenere un latte alimentare di qualità più elevata dal punto di vista nutrizionale e salutistico e fornendo agli allevatori il giusto compenso per il lavoro svolto con fatica e tenacia. Il progetto è nato con l’obiettivo di valorizzare il latte delle vacche che si nutrono delle erbe e dei fieni ricchi di aromi, di molecole antiossidanti e di acidi grassi “buoni”. Il suo scopo è sostenere i piccoli allevatori locali permettendo loro di spuntare sul mercato un prezzo maggiore di quello pagato dall’industria lattiero-casearia
Oggi il “Latte Nobile” è presidio Slow Food ed è il frutto della ricerca e dell’iniziativa dell’Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo che da anni si impegna per l’affermazione di processi produttivi in campo agroalimentare svincolati dalle logiche produttivistiche spinte. Si sta già diffondendo in diverse regioni e in Messico e potrebbe inoltre offrire agli allevatori un’ancora di salvezza in un momento di profonda crisi del settore.
Produrre quindi “Latte Nobile” anche perché il suo prezzo all’allevatore sarà pagato in funzione della qualità del fieno. Pagare il latte in funzione della qualità dei fieni vorrà dire, da una parte stimolare l’allevatore a migliore continuamente la qualità del loro latte e dall’altra assicurare al consumatore l’opportunità e il piacere di bere e gustare un latte certamente diverso, il latte di una volta.
– redazione –