Importante appuntamento ieri ad Arenabianca, frazione di Montesano sulla Marcellana, dove la comunità ha festeggiato i 100 anni di nonno Giuseppe Sabia.
La cerimonia è stata anticipata dalla Santa Messa di ringraziamento presieduta da Don Fernando Barra e da Don Domenico Tropiano. Presente il sindaco di Montesano, Donato Fiore Volentini, che ha donato al nonnino, a nome di tutta l’amministrazione, una medaglia d’oro consegnata insieme ad una pergamena contenente la benedizione apostolica di Papa Francesco, dono del clero presente.
Ad accompagnare nonno Giuseppe in questo importante traguardo, i quattro figli, Francesco, Michele, Teresa e Antonia, con i 7 nipoti. Importante la presenza della sorella Maria Rachele che con i suoi 103 anni testimonia la longevità di una famiglia e di una terra che nel giro di pochi mesi ha festeggiato il terzo compleanno a tre cifre.
Nonno Giuseppe Sabia è nato a Montesano sulla Marcellana il 6 Giugno 1915 da una famiglia laboriosa. Sullo sfondo dei drammatici eventi dei conflitti mondiali, nel 1938 riceve la chiamata alle armi e parte per Tripoli insieme a due giovani di Tardiano. Uno di questi, è nonno Vincenzo Padula, altro centenario festeggiato qualche mese fa del comune termale e Giuseppe Cestari che non tornerà mai nella sua terra.
Fidanzato con Vincenzina, si sposano nel 1941 dopo avere avuto la licenza agricola, ma è costretto poco dopo a ripartire per la guerra. “Una vita di sacrifici e povertà – le parole di Don Mimì durante l’omelia – ma ricca di valori come dignità, onestà, rettitudine e fede. Cattedra – ha continuato – dalla quale sono venuti insegnamenti e testimonianza. Ma soprattutto tanto coraggio che a volte manca quando ci abbattiamo”.
“Mens sana in corpore sano – ha sottolineato il sindaco Fiore Volentini – sento di usare questa celebre massima dei latini per sottolineare come Giuseppe rappresenti determinati valori e sia stato da sempre una persona buona e corretta. Rivolgo un augurio a nome di tutta la comunità montesanese”.
– Claudia Monaco –