E’ stata rimessa in libertà, senza alcuna prescrizione, la donna di 60 anni tratta in arresto domenica sera dai Carabinieri della Stazione di Montesano sulla Marcellana, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La donna era finita in manette perché sorpresa in una casa mentre stava bruciando una pianta di cannabis.
Ieri mattina il GIP del Tribunale di Lagonegro, Salvatore Bloise, ha accolto in pieno la tesi difensiva degli avvocati Renivaldo Lagreca e Alfonso Giuliano ed ha respinto la richiesta degli arresti domiciliari avanzata dal Pubblico Ministero.
I legali della donna hanno spiegato che si è trattato di un equivoco poichè la loro assistita non era affatto consapevole del fatto che la pianta in questione fosse marijuana. Inoltre il peso di 3,6 kg comprende non solo le foglie ma anche la cenere e le altri parti della pianta. Per il giudice la donna non stava affatto disfacendosi della marijuana, bruciandola nel camino, perché si era resa conto dell’imminente irruzione e dei Carabinieri nella sua abitazione.
“L’attività – scrive il GIP nel provvedimento che ha rimesso la donna in libertà – è cominciata prima dell’arrivo dei Carabinieri che si sono avvicinati alla casa spinti proprio dal fumo provocato dalla combustione della marijuana. Qualora l’indagata avesse voluto davvero liberarsi della sostanza stupefacente non avrebbe certo utilizzato un metodo così vistoso tale da essere notato da chiunque transitasse nella zona”.
– Erminio Cioffi –
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