“Fatemi fare una pubblicità progresso. Come sembrava impossibile concludere la variante di valico, so che non ci crederete, ma il 22 dicembre inaugureremo la Salerno-Reggio Calabria“. E’ questo l’annuncio che il premier Matteo Renzi ha lanciato nel corso di una conferenza stampa con i giornalisti esteri in cui ha tracciato il bilancio di due anni di Governo.
Un’esternazione che in sala ha suscitato l'”Oooh!” della scettica stampa presente a cui il Presidente del Consiglio ha subito replicato. “A tutti quelli che hanno fatto ‘oohhh’, dico che sarete costretti a fare un pezzo di strada in macchina: guiderò io e anche se la strada è migliore vi sentirete male lo stesso” ha detto il premier ironizzando.
Quella dell’A3 è una lunga storia, come lungo e tortuoso è stato il cammino intrapreso dagli automobilisti negli ultimi anni per raggiungere la Calabria e la zona sud della Campania. Appalti, lavori interminabili, ostacoli, disagi a volte imbarazzanti hanno segnato il “restyling” di una delle arterie autostradali più (tristemente) note del Paese. Sarà stata dunque l’ormai annosa ironia che veleggia sulla “Salerno-Reggio Calabria” a scatenare il diffidente “Ooooh!” della stampa estera, a cui non sarà di certo sfuggito negli anni questo handicap della viabilità tutto italiano.
Ad oggi 335 sono i km già realizzati, per 53 interventi complessivi. 20 sono invece i km con lavori in corso di esecuzione (si sta completando la messa in opera, sulla tratta Salerno-Buonabitacolo, di un sistema di gestione del traffico comprensivo del sistema Vergilius di controllo della velocità) e 10 km, relativi al tratto calabro finale dell’A3, da sottoporre ad intervento di messa in sicurezza. Per i restanti km si prevede un piano di interventi di adeguamento e messa in sicurezza dei relativi tratti autostradali, comprensivo anche di alcuni nuovi svincoli richiesti da Regioni e Enti Locali (rimane l’incognita del possibile finanziamento del nuovo di Svincolo Sala Consilina Sud e del nuovo Svincolo di Padula).
Di certo, come sempre, rimane un solo dato. Un tragitto ancora oggi, dopo anni, incompleto a tutto svantaggio di chi viaggia e dei territori attraversati. Quella che negli anni è stata una vera e propria Odissea, dunque. In cui, però, non è dato sapere se e quando il “viaggiatore Ulisse” giungerà a destinazione.
– Chiara Di Miele –
Questo demente è talmente pieno di se’ che sarebbe capace di adottare il suo Minicervello tramite stepchild adottino
Pericoloso.
…e prossimamente la funicolare di Mergellina. Collegherà la collina di Posillipo con il mare…jamme, jamme ncoppa, jamme ja….funiculì funiculà.