Pochi giorni fa la Shell Italia S.p.A. ha scritto al Comune di Atena Lucana comunicando l’avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relativa all’istanza di permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma denonimata “Monte Cavallo“.
La Shell ha reso nota la trasmissione, in data 14 gennaio, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare dell’istanza. I lavori che sono oggetto della VIA consisteranno nell’acquisto di dati geofisici già acquisiti da altri operatori in precedenti campagne esplorative, che integreranno i dati già in possesso della Shell. “Tali dati verranno riprocessati presso i nostri uffici – si legge nella comunicazione della società – e nessuna azione o opera verrà realizzata sul territorio“.
L’area ricadente nell’istanza “Monte Cavallo”, come è ben chiaro leggendo la stessa spedita al Ministero dal legale rappresentante di Shell Italia, è localizzata in Basilicata e Campania e coinvolge i Comuni di Atena Lucana, Brienza, Marsico Nuovo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Paterno, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio, Sassano, Teggiano e Tramutola, per una superficie complessiva di 221,9 chilometri quadrati.
“Se l’interpretazione dei dati confermasse la presenza e l’economicità delle situazioni di interesse minerario – si legge nell’istanza – le eventuali fasi successive del programma lavori verranno sottoposte ad ulteriore valutazione di impatto ambientale“.
Torna quindi lo spauracchio dei permessi di ricerca petrolifera nel Vallo di Diano e, in particolar modo, nei territori che sono a cavallo tra la nostra regione e la Lucania, quelli più prossimi alla Val d’Agri.
“Sapevamo che le compagnie petrolifere, anche dopo le recenti dichiarazioni del Governo, sarebbero ritornate alla carica per perforazioni e ricerche. – dichiara a Ondanews Sergio Annunziata, vicesindaco di Atena Lucana – Si confida in un reale coinvolgimento dei territori interessati da tale progetto e già siamo pronti, senza pregiudizi, a discuterne“.
“Ad oggi – continua – dichiaro con decisa convinzione un no secco, visti i precedenti incontri e comportamenti. In attesa di sviluppi e di partecipare alle varie conferenze di servizi, ci prepariamo alle nostre valutazioni a tutela delle nostre comunita e dell’ambiente e confidiamo in un’azione unica dell’intero territorio del Vallo di Diano“.
– Chiara Di Miele –
Sono un acquirente di gasolio ENI,proveniente dalla raffineria di Taranto, a cui arriva, con oleodotto, dal Centro Oli di Viggiano(PZ), punto di raccolta dei pozzi petroliferi della Val d’Agri. Il carburante conviene per qualità e prezzo.Se NON vogliamo,veramente, i pozzi petroliferi nel Vallo di Diano iniziamo a boicottare l’acquisto dei carburanti provenienti dalla Val d’Agri! Finchè ciò NON accadrà, per favore,nel frattempo, stiamo zitti!
A buon intentidor poche parole bravo Rocco
Il vice-sindaco di Atena Lucana, Sergio Annunziata, è : il titolare della stazione Eni di Atena Lucana Scalo, il titolare e gestore della stazione di servizio Eni sulla A3 Sala Consilina Nord e , mi risulta, anche della stazione di servizio Eni A3 Tarsia, quindi commercializza petrolio ma non vuole estrarlo. sputa nel piatto dove non mangia solo, ma assicura un futuro prospero alla sue future generazioni! COERENZA signor vice-sindaco Sergio, COERENZA!