Il monumento eretto a Buonabitacolo qualche giorno fa in occasione di una manifestazione organizzata per commemorare la scomparsa di Massimo Casalnuovo, il 22enne deceduto nell’agosto del 2011 in seguito alla caduta dallo scooter sul quale stava viaggiando, caduta avvenuta nei pressi di un posto di controllo dei Carabinieri, ha suscitato la reazione dell’avvocato Renivaldo Lagreca, difensore del maresciallo dei Carabinieri Giovanni Cunsolo, assolto in primo grado dall’accusa di omicidio preterintenzionale perché il fatto non sussiste. Contro la sentenza di primo grado l’avvocato della famiglia Casalnuvo ha presentato appello ed ora è in corso il processo presso la Corte di Appello di Potenza.
A scatenare la reazione dell’avvocato Lagreca è stato il testo inciso su una targa apposta alla base del monumento: “In memoria di Massimo Casalnuovo giovane ventiduenne vittima di un’ingiustizia“.

“Ho sempre rispettato, e rispetto, la memoria di questo sfortunato giovane – ha dichiarato il legale del maresciallo Cunsolo – non di meno trovo l’iniziativa del Comune di Buonabitacolo inopportuna ed anzi inquietante sotto diversi profili, a parte l’evidente violazione della legge 1188/1927 che vieta la dedicazione di monumenti in luoghi pubblici a persone prima del decennio dalla scomparsa e più di qualche dubbio sulla regolarità urbanistica del manufatto”.
Per l’avvocato Lagreca “è offensivo e finalistico il riferimento testuale contro l’amministrazione della Giustizia che, si badi, non ancora ha concluso il suo corso. Avanti a sì palese e strumentale ricerca di consenso populistico e violazione di legge, stimo di non dover dire nulla agli Amministratori, auspico invece l’intervento dello Stato affinché si ribadisca il senso del limite e della legalità”.
– Erminio Cioffi –