Come un fulmine a ciel sereno lo scorso 20 ottobre sono pervenute al Comune di Caggiano ben due ordinanze del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino. Nella fattispecie una ordina la sospensione parziale immediata dei lavori di riqualificazione urbanistica e ambientale di Piazza Lago e di altre piazze e vie del centro urbano del paese e l’altra, invece, la sospensione immediata dei lavori nel Centro Storico riguardanti infrastrutture primarie, pavimentazioni stradali e arredo urbano.
Entrambi i lavori rientrano nell’ambito delle iniziative di accelerazione della spesa che, da espressa normativa comunitaria, vanno concluse e rendicontate entro il termine perentorio del 31 dicembre di quest’anno. Lapalissiano dunque che le due ordinanze della Soprintendenza impediscano al Comune di Caggiano di portare a termine entrambi i lavori e, di conseguenza, perdendo la provvista finanziaria, rendano concreta l’impossibilità di onorare gli impegni economici assunti con l’impresa esecutrice.
Il sindaco Giovanni Caggiano e l’Amministrazione da lui guidata hanno così deliberato di presentare ricorso giurisdizionale al TAR e richiedere l’annullamento, previa sospensione, di entrambe le ordinanze che, di fatto, bloccano gli importanti lavori pubblici.
“Con l’emissione di queste due ordinanze – ha spiegato il primo cittadino, raggiunto da Ondanews – rischiamo di perdere i finanziamenti. Più che un timore è una certezza. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere al Tribunale Amministrativo Regionale di sospendere gli atti e far sì che Caggiano veda concluse queste essenziali opere pubbliche”.
– redazione –
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