
Perseguendo, come sempre, l’obiettivo di valorizzare le potenzialità culturali del Vallo di Diano, questa volta proponiamo ai nostri gentili lettori un ipotetico gemellaggio tra Teggiano e Pompei.
Ma come è possibile – si dirà – proporre un assurdo avvicinamento tra una città di notorietà universale per i suoi scavi archeologici ed un’altra città che, pur avendo un suggestivo aspetto paesistico e monumentale, è arroccata su un colle posto al centro di un altopiano chiuso tra le montagne e situato ai confini della Campania? Tuttavia, pensandoci bene, tale insolito gemellaggio appare possibile, perché non sono pochi e trascurabili i legami storici e culturali, ma anche turistici, che si possono riscontrare tra le due suddette città.
Il legame più antico tra Pompei e Teggiano è attestato, come abbiamo già detto in un’altra scheda (vedi “Teggiano colonia romana”), da una iscrizione che era dipinta su una parete esterna della famosa Casa dei Vettii degli scavi di Pompei e che fu rilevata e pubblicata dagli studiosi, prima che, con il passar del tempo, si sciogliesse con l’acqua piovana. Tale iscrizione riporta un giudizio dell’imperatore Nerone, il quale affermava che, tra le numerose colonie romane, ne prediligeva quattro e cioè, come riporta testualmente l’iscrizione: “Puteoli (Pozzuoli), Antium, Tegeano et Pompeios”.
A giustificare il gemellaggio è anche il fatto che tra i due centri esiste una perfetta continuità storica ed artistica, nel senso che, come si va negli scavi di Pompei per vedere com’era fatta una città romana, così si viene a Teggiano per vedere com’era fatta una città medievale. Certo, il confronto tra queste due piccole città della Campania è troppo impari, ma si tenga presente che Teggiano (l’antica Diano), per la sua conformazione urbanistica e per il possesso di tantissime opere d’arte di gran pregio (ad esempio, la tomba trecentesca di Enrico Sanseverino, che è notoriamente una delle opere più belle di Tino da Camaino) è uno dei centri storici più notevoli del Mezzogiorno.
Nelle numerosissime chiese di Teggiano è presente una rassegna di tutte le culture artistiche che vanno dal Medioevo alla fine del Settecento (il romanico, il gotico, il Rinascimento nelle sue varie articolazioni, il barocco).
Ma i legami tra le due città non finiscono qui. Se nella Pompei del I secolo sono state rinvenute non poche iscrizioni che parlano della vita sociale dell’età romana, Teggiano conserva centinaia di pergamene (dal 1197 al 1805) che trattano di tutti gli aspetti della vita quotidiana locale per oltre sei secoli di storia.
Infine una chiara affinità tra i due centri della Campania si riscontra anche oggi, precisamente nell’aspetto religioso: da una parte c’è il Santuario pontificio della Beata Vergine del Rosario di Pompei; dall’altra c’è la Cattedrale di Teggiano, in cui sono venerate le ossa di San Cono, cittadino teggianese e protettore della Diocesi di Teggiano-Policastro.
Tra le due città esiste una perfetta ed agevole viabilità attraverso l’autostrada A3 Napoli-Reggio Calabria. Il percorso è di 123,5 Km e ci si impiega circa un’ora e mezza.
Come si vede, esistono alcuni presupposti per un ipotetico gemellaggio tra Teggiano e Pompei. Vi sembra un azzardo?
Se è così, scusateci: questa è stata soltanto una proposta
– Arturo Didier –
FONTE: la Guida Turistica del Touring Club Italiano, volume su “Campania”