Partirà il 1° giugno il giudizio immediato nei confronti di Nicola Cammarano, primo cittadino di Rofrano accusato di detenzione di materiale pedopornografico.
Il gip del Tribunale di Salerno ha quindi accolto la richiesta del sostituto procuratore Roberto Penna, basata sull’evidenza della prova in seguito all’analisi dei file ritrovati nel pc del sindaco Cammarano, che risulterebbero schiaccianti e renderebbero inutile il vaglio preventivo in udienza preliminare.
La vicenda che vede coinvolto Cammarano risale allo scorso mese di febbraio, quando la Guardia di Finanza di Vallo della Lucania trasse in arresto il sindaco dopo aver scoperto del materiale pedopornografico nel personal computer durante un normale controllo fiscale nel suo studio da commercialista.
In seguito il primo cittadino di Rofrano fu rimesso in libertà dal gip del Tribunale di Vallo della Lucania che ritenne inesistente il pericolo di fuga e l’inquinamento delle prove.
Cammarano si è dichiarato estraneo ai fatti fin dall’inizio. Dalla sua il sostegno della comunità di Rofrano, che ha sempre creduto nell’innocenza del proprio sindaco.
– Chiara Di Miele –
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