
Era il 23 gennaio del 2014 quando ad Auletta il terreno su cui scorre la Strada Statale 19 “delle Calabrie”, tra i km 46,000 e 47,400, franò aprendo quella che di lì a poco sarebbe diventata una vera e propria voragine, causa del totale isolamento delle abitazioni situate nei pressi della zona interessata dal drammatico evento.
Tante le azioni intraprese nel tempo dalla cittadinanza e dai suoi rappresentanti, istituzionali e non. Tra questi anche il Comitato Ponte Nuovo, nato appunto per occuparsi, tra le altre cose, anche dell’incresciosa vicenda della S.S.19. I suoi componenti, dalla costituzione ad oggi, hanno lanciato il loro appello finanche al premier Matteo Renzi e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno chiesto un intervento immediato ai sindaci dei Comuni interessati dalla frana e al Prefetto di Salerno, organizzato e partecipato a manifestazioni pacifiche per tenere alta l’attenzione sulla questione che ha messo in ginocchio la popolazione aulettese e invitato ripetutamente televisioni e giornali a scrivere e occuparsi della vicenda. Ad oggi sono ancora poche o quasi del tutto assenti le risposte e, soprattutto, le azioni concrete giunte in merito all’ormai impraticabile arteria e spesso i riflettori puntati su di essa tendono naturalmente a spegnersi, lasciando in un inquietante silenzio chi invece ha bisogno di sostegno e di una voce che venga amplificata da più parti.
Christian Addesso, presidente del Comitato Ponte Nuovo, chiede con forza che si continui a parlare della frana di Auletta, soprattutto attraverso i canali mediatici, affinchè si spronino le istituzioni ad una risoluzione rapida della problematica. “Da circa due anni e mezzo la SS19 delle Calabrie è chiusa al transito, – ci racconta Addesso – dopo varie richieste effettuate ai vari enti preposti la Statale rimane così com’era due anni e mezzo fa. Nessuno ci dà certezza sull’inizio dei lavori“.
“Al km 46 – continua – abbiamo molte famiglie isolate che senza un percorso alternativo transitabile non possono raggiungere il centro del paese per effettuare le varie attività quotidiane. Spero che al più presto chi di competenza si svegli, così da poter rivedere finalmente riaperta la Statale. E’ un diritto di tutti che non può cadere assolutamente nel dimenticatoio“.
– Chiara Di Miele –