5 thoughts on “Fuori Onda con… don Vincenzo Federico e Mouhammed: dal Senegal al Vallo di Diano

  1. Personalmente, avendo in qualche modo aiutato l’amico Don Vincenzo ad inserire alcuni di questi giovani nel mondo dell’apprendistato e poi del lavoro, grazie soprattutto alla disponibilità di alcuni imprenditori del Vallo di Diano (che ancora una volta io ringrazio), e conoscendo bene l’opera da lui svolta nel campo della accoglienza e del sostegno sociale per queste persone, posso tranquillamente testimoniare che il suo costante e continuo impegno è meritevole di grande attenzione, di gratitudine, di appoggio e di stima profonda.
    Aldo Rescinito.

  2. Il Senegal è una Repubblica basata su ordinamento LAICO, NON E’ UN PAESE IN GUERRA. Dei semplici contrasti con dei ribelli indipendentisti NON possono essere considerati come conflitti di guerra tali da giustificare lo status di rifugiato!!!
    C’è anche da ricordare che tra i principali RESPONSABILI del “conflitto” c’è un ABATE che: nel dicembre 1982 gli esponenti del MFDC organizzarono una manifestazione per protestare contro l’arresto del loro leader, Augustin Diamacoune Senghor, detto l’Abbé Diamacoune. La manifestazione terminò in un bagno di sangue e i capi si diedero alla macchia, rifondando il MFDC in una nuova versione, secessionista e armata. L’abbè Diamacoune era un abate e direttore del “Medio Seminario Nostra Signora di Ziguinchor” e fu la guida del MFDC nel dicembre 1982, quando scoppiò la lotta armata contro il Senegal.

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