Si è tenuta ieri la Via Crucis vivente “Padula è Gerusalemme”, organizzata dall’Oratorio San Giovanni Battista Onlus, organizzata dall’Oratorio San Giovanni Battista Onlus, in collaborazione con la Banca Monte Pruno ed il patrocinio del Comune di Padula, della Comunità Montana Vallo di Diano e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni.
Presente, tra gli altri, il vicepresidente della Banca Monte Pruno, Pierangelo De Siervi.
Grande successo per un evento che ha richiamato un pubblico numeroso, il quale ha seguito con emozione e partecipazione il racconto della Passione di Cristo.
“Padula è Gerusalemme” è per la cittadina un forte momento di unione: è tutta la comunità, attraverso un percorso fisico e spirituale, ad evocare e raccontare le ultime ore della vita di Gesù, come sottolineato dal parroco don Giuseppe Radesca.
Ogni luogo scelto ha dimostrato di avere grandi affinità con gli spazi evocati dalla narrazione evangelica di San Giovanni: dall’uliveto, dove è avvenuta la cattura di Gesù, al pretorio, al Golgota, al sepolcro, tutto risulta perfettamente in sintonia con l’ambiente di Gerusalemme, contribuendo ad emozionare e a coinvolgere.
La narrazione, quest’anno, ha preso inizio con le immagini dell’Ultima Cena, girate nel cuore del centro storico del paese, nella chiesa parrocchiale di San Giovanni, contribuendo a rendere ancora più suggestivo il racconto della Passione di Cristo, reso vivo da uno staff formato da 120 persone tra attori, comparse, tecnici.
In “Padula è Gerusalemme”, la bellezza dei luoghi di Padula si unisce alla bellezza della fede, creando un evento di forte impatto emotivo. Il percorso si è snodato attraverso il centro storico, creando un momento, oltre che di riflessione religiosa, anche di valorizzazione e promozione del territorio. La folla si è unita alle comparse per seguire Gesù lungo la Via della Croce.
“Ringrazio ognuno di voi che, con impegno e sacrificio, ha contribuito alla realizzazione di “Padula è Gerusalemme” – ha affermato don Giuseppe Radesca – Questo nostro lavoro vogliamo dedicarlo al caro Michele Sarli”.
– Filomena Chiappardo –
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