
Aumenta il turismo e la presenza internazionale nello scrigno archeologico e speleologico del Vallo di Diano. Le Grotte di Pertosa-Auletta e il sistema MIdA (Musei Integrati dell’Ambiente) registrano dati incoraggianti e positivi quest’anno.
I turisti premiano l’offerta sempre più qualificata e variegata, ideata dalla Fondazione MIdA, che affianca alla visita in grotta percorsi naturalistici e culturali. Il ventaglio delle offerte varia dalle attività del tempo libero e speleo teatro ai Musei Integrati dell’Ambiente, veri e propri fiori all’occhiello nel panorama museale nazionale: il Museo del Suolo, unico in Europa e con pochissimi similari nel mondo e il Museo Archeologico, che ospita la riproduzione dell’impianto palafitticolo rinvenuto in grotta e risalente al II millennio a.c.
Da gennaio a settembre di quest’anno, le Grotte sono state visitate all’incirca da 49mila persone a fronte dei circa 43mila ingressi del 2015, negli stessi mesi. Un incremento, dunque, del 13% al quale vanno aggiunti i dati dei musei, che raggiungono percentuali di aumento del 53% (circa 5mila ingressi rispetto ai 2.400 del 2015).
Il picco di presenze si è riscontrato questa estate, con un vero e proprio boom di visite. Da giugno a settembre hanno scelto come meta turistica le grotte circa 27mila visitatori con un incremento del 20% rispetto al 2015 (circa 22mila presenze).
Ma il dato più entusiasmante è stato sicuramente l’accesso ai musei, che sfiora le 2mila presenze (sempre nel periodo estivo) a fronte delle circa 600 del precedente anno, con una crescita complessiva del 51%.
“A queste percentuali va aggiunto – spiega il presidente Francescantonio D’Orilia – un aumento del turismo straniero dell’86% rispetto al 2015: molti cittadini di nazionalità straniera, provenienti da tutto il mondo, hanno fatto tappa alle grotte e ai musei, con un feedback del tutto lusinghiero”.
“E’ stata un’estate ricca di visitatori e di progetti – continua D’Orilia – siamo davvero soddisfatti di questo risultato che premia il lavoro di tutto il team MIdA che lavora per offrire sempre il meglio a chi decide di recarsi da noi. Un lavoro, quello della Fondazione, che si compone anche di ricerca scientifica, attenzione al territorio, iniziative culturali e di un sistema illuminotecnico e scenografico con installazioni in 3D all’avanguardia, da lasciare senza fiato”.
– Tania Tamburro –