Lettera aperta alla redazione di Raffaele Cammardella, consigliere di minoranza al Comune di Polla
Parafrasando la pubblicazione del Professore Bracco “La Valle del Tanagro durante l’Età romana” si legge: “Questa regione, dalla natura essenzialmente montuosa e chiusa, induce a pensare all’antico poeta (Orazio), ora che ha perduto in parte la sua forza antica attraverso un secolare disboscamento e le opere della moderna civiltà…” ed ancora “Un paese siffatto non poteva essere abitato che da gente forte e contenta del poco”.
Oggi a distanza di molti secoli dall’Età romana, il Vallo di Diano è ridotto ad una misera terra di confine, deturpata ed offesa nella sua intimità.
Un progetto politico tracciato da lobby di potere e di orde di politici corrotti che vogliono impoverire ulteriormente la nostra terra dai tesori naturalistici e paesaggistici che la caratterizzano. Come si spiega la chiusura di strutture importanti per assicurare servizi essenziali ai residenti (Tribunale, Ospedale, Carcere, ecc…) e nel contempo aumenta la pressione di multinazionali (Compagnie petrolifere, Società Terna, Wind, ecc…) per installare nel nostro territorio le loro strutture inquinanti? A questo si aggiunge l’aggravio della miope visione politica interna del territorio, costituita ancora dalla “politica del proprio campanile”, tutto a discapito di scelte e decisioni comuni per lo sviluppo socio-economico dell’intera vallata.
Siamo dunque di fronte ad un vero e proprio paradosso: da una parte un ricco patrimonio ambientale e culturale in grado di sostenere un riposizionamento competitivo del nostro territorio, dall’altra la presenza di fenomeni di pressione ambientale che rischiano, non solo di vanificare le prospettive di sviluppo, ma di compromettere la serenità delle popolazioni locali che, giustamente, si preoccupano per gli effetti che tali fenomeni possono determinare sulla salute e sulla vivibilità dei luoghi interessati.
Esiste, allora, un’unica soluzione: la costituzione della “Citta Vallo”! Tale progetto permetterebbe di affrontare le sfide future in maniera compatta sulle scelte e sulle responsabilità in un’ottica di benessere dell’ambiente ai fini dello sviluppo socio-economico e della qualità della vita. Lode e merito va all’amico e pioniere di questo progetto: Carmelo Bufano. Egli da anni, con costanza e tenacia, porta avanti questa idea perché ha capito, prima di noi tutti, che il bene della collettività parte dalla volontà del singolo soggetto.
– Raffaele Cammardella –
Era una splendida idea di Ritorto e Quaranta ma di tantissimi anni fa, nulla è successo e nulla succederà purtroppo.
Restando con i piedi per terra il consigliere comunale di Polla può chiedere il ripristinoo del binario della ferrovia, in pieno centro cittadino, ricoperto ABUSIVAMENTE d’ASFALTO, dall’Amministrazione Comunale. Prima di grandi progetti occorre il ripristino della LEGALITA’.
Quando la politica non era solo campagna elettorale riusciva ad avere idee lungimiranti. E così 40 anni fa, gli ultimi politici che hanno abitato queste terre, concepirono un idea che ancora oggi sembra strategica ed attuale; oggi che in tanti pensano all’unione o alla fusione con i comuni limitrofi. Un idea che ovviamente la politica inesistente non ha voluto cogliere ed è lasciata all’ improvvisata azione di singoli cittadini volenterosi. Dopo 40 anni non si è riusciti a fare nemmeno informazione; potrebbe essere già un punto di partenza quello di coinvolgere i cittadini in una campagna di informazione magari finanziata da qualche tardivo lungimirante.