
Si è tenuto questa mattina, presso l’Aula dei Consigli dell’Università degli Studi di Salerno, l’incontro con l’attore e regista Sergio Rubini, primo ospite dell’edizione 2016/2017 della rassegna culturale Davimedia Masterclass organizzata dal DAVIMUS – Corso di laurea in Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo.
L’ artista pugliese ha esordito sul grande schermo come attore per poi cimentarsi anche nella regia e nella sceneggiatura, aggiudicandosi un Nastro d’Argento e un David di Donatello nel 1991 come migliore regista esordiente per il film “La Stazione”. Dopo aver raggiunto la notorietà a livello internazionale nel 1994 con il film di Giuseppe Tornatore “Una pura formalità”, la sua carriera non si é piú fermata.
Già ospite in passato della rassegna Davimedia, Rubini si é prestato a un dialogo trasversale con gli studenti a proposito di carriera, spettacolo, origini e attualità.
“Vengo dall’entroterra pugliese e porto sempre nel cuore i colori, i suoni e i profumi della mia terra – ha raccontato l’artista – Cerco di infondere qualcosa di mio in ogni personaggio che interpreto, e allo stesso tempo ognuno di essi mi lascia qualcosa di sé”.
Interrogato sulle criticità dei nostri territori, Rubini ha dichiarato che il piú grande problema del Sud é “la permeabilità tra il legale e l’illegale, tutt’ora estremamente presente”, ma non ha tralasciato di evidenziarne le molte bellezze e potenzialità, elogiando a tal proposito l’impegno dell’ateneo salernitano nel combinare insieme cultura, arte e comunicazione.
Rubini ha infine sottolineato l’importanza di conservare sempre la propria autenticità. “Non perdete la scintilla che avete in voi – ha raccomandato agli studenti – Qualsiasi carriera sceglierete di intraprendere, restate sognatori e non permettete che la realtà contamini questi vostri sogni”.
– Mariarita Cupersito –