Il rilancio dell’occupazione e dell’inserimento sociale passa anche attraverso la Chiesa. E’ così pure nel Vallo di Diano, dove la Diocesi di Teggiano-Policastro ha previsto misure a sostegno dell’inserimento dei giovani e delle fasce deboli nelle dinamiche sociali ma anche in quelle economiche del territorio, attraverso l’accesso a fondi per le microimprese e le famiglie, enti ed associazioni interessati alla creazione di opportunità di lavoro. Attività, probabilmente non a tutti note.
Ne abbiamo parlato con il Vescovo, Mons. Antonio De Luca
- Anche la Diocesi è attiva nell’ambito delle dinamiche legate al lavoro?
Quelle legate al lavoro ed all’occupazione sono tra le tematiche che più stanno a cuore alla Diocesi. La congiuntura economica attuale ci obbliga a studiare nuove forme ed a tener presenti possibilità progettuali che, a livello di lavoro e sostegno, possono essere seguite e proposte nel nostro territorio
- Quali sono, nel concreto, le forme di sostegno allo sviluppo ed all’occupazione?
Con la Caritas Diocesana abbiamo avviato il progetto legato al “Prestito della speranza”, percorso consigliato alle aziende appena nate o a quelle che stanno cercando di incrementare la loro attività. C’è poi la possibilità relativa al microcredito e la Fondazione Nashak le cui attività sono legate alle vittime dell’usura. Cerchiamo di essere accanto a chi ha problemi legati al lavoro con una molteplicità di proposte e di aiuti concreti. I ” prestiti della speranza” e le attività previste dalla Fondazione Nashak si avvalgono della presenza e della collaborazione, indispensabile per la causa, della Banca Monte Pruno con la quale sono in essere convenzioni ad hoc.
- Quali i risultati raggiunti finora?
Il credito della speranza ha già trovato un buon riscontro sul nostro territorio. Si è dato vita ad alcune start up, sono stati avviati dei percorsi ed alcuni si sono già conclusi. Ci sono diverse esperienze positive
- Cosa deve fare chi ha un’idea e volesse proporla e svilupparla?
Una volta presentata, dopo uno studio legato alla fattibilità ed all’affidabilità, da parte dei nostri esperti, si valuta se ci sono le condizioni per usufruire del finanziamento. Questi progetti, in genere, sono relativi alle piccole aziende che non possono rivolgersi alle banche, sia per questioni legati ai costi troppo alti dei mutui,sia per la mancanza di quella linfa economica che permetterebbe loro di essere più creative e propositive. La richiesta c’è da parte delle piccole imprese e facciamo il possibile per sostenerle.
– Cono D’Elia –