
Esce oggi ufficialmente “Siamo Tutti Pazzi”, il disco d’esordio de “L’erba Sotto L’asfalto” prodotto da Fuffa Recordz, in collaborazione con “Monochrome sounds & visions” e “Suoni Liberi”.
“L’erba Sotto L’asfalto” nasce nel 2013 e nel 2014 la band gira nei live-club italiani esibendosi, tra gli altri, al Circolo degli Artisti e al Contestaccio (Roma), all’Afterlife (Perugia), al Goodfellas (Napoli) e partecipa ad alcuni interessanti festival come il Meeting delle etichette indipendenti in Emilia Romagna, The Holy indie Bible in Umbria, Voci Dal Sud Festival, Le notti dell’Aspide e Meeting del Mare in Campania ed altri. La band apre i concerti di alcuni dei più importanti artisti della scena indipendente italiana, come: Tre allegri ragazzi morti, Ministri, Management del dolore post-operatorio, Calcutta, Bisca, Vinicio Capossela, Levante, Kutso, Marta sui Tubi, Giorgio Canali, Francesco di Bella e Diaframma. Il 2014 si chiude con circa 40 date in giro per l’Italia. Nello stesso anno “L’erba Sotto L’asfalto” si aggiudica la vittoria del contest “Prove di Rock” ad Eboli e del “Beck’s Diesis brand new contest” a Caserta.
Dopo un periodo di pausa dedicato alla composizione e alla produzione di materiale inedito, la band torna sulla scena emergente con un nuovo lavoro discografico.
Il disco “Siamo Tutti Pazzi” è stato anticipato dal singolo “Caramelle” che ha portato per la prima volta la band nella “Indie music like”, la classifica curata dal MEI (Meeting Degli Indipendenti) e dedicata alla musica indipendente.
L’album, che vede al suo interno collaborazioni con Bisca, Giuseppe Fontanella dei 24 Grana e Donatello Giorgi dei Kutso, è un viaggio veloce sulle storture, le contraddizioni e la pazzia della civiltà occidentale.
In “Caramelle”, ad esempio, un bambino dislessico e iperattivo, imbottito di farmaci dai genitori, ci racconta la sua giornata; in “Acciaio” si possono cogliere velate allusioni alle faccende relative all’ILVA di Taranto e al suo impatto sul territorio; “Carissimo Francesco” presenta un testo che rielabora dichiarazioni rese ai giornali dal Santo Padre. “Torni a bordo signor capitano” è impreziosita dal sassofono di Sergio Maglietta e dalle chitarre di Elio Manzo, fondatori degli storici BISCA. “Quando sei nato non puoi più nasconderti”, con Giuseppe Fontanella dei 24 Grana alle chitarre, a qualcuno ricorderà un film di Marco Tullio Giordana. La title-track “Siamo tutti pazzi” è una rocambolesca fuga dalla pazzia di un mondo troppo veloce, arricchita dall’assolo finale di Donatello Giorgi dei KuTso.
– Paola Federico –
VIDEO “CARAMELLE”