È stato presentato questa mattina, presso il Palazzo Marone di Monte San Giacomo, il calendario 2016 “I luoghi della memoria”.
Presenti all’incontro, tra gli altri, gli studenti delle classi elementari e medie dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Falcone” di Monte San Giacomo, il sindaco Raffaele Accetta, l’assessore alla Cultura Angela D’Alto, il Direttore della Biblioteca Comunale “Gherardo Marone” Angelo Sica e i rappresentanti delle associazioni presenti sul territorio sangiacomese.
Il calendario, giunto alla sua seconda edizione, è un’opera nata dalla collaborazione del Centro Studi e Ricerche “Radici” di Montesano sulla Marcellana, con l’ausilio di Sabato Racioppi e con il patrocinio del Comune. Il calendario sarà distribuito gratuitamente agli alunni del paese e a chi ne chiederà una copia presso l’edificio municipale.
“I luoghi della memoria”, realizzato con foto delle località più note del paese e inserite in una grafica in stile fumettistico con tratti essenziali e colori vivaci, propone nel testo le poesie tratte dal libro “La mia montagna brulla” di Maria Totaro Pepe, autrice dalle origini sangiacomesi. Attraverso il calendario si vuole trasmettere alle nuove generazioni e alle intere famiglie i ricordi legati non solo ai luoghi del paese, come la fontana Silvana, la “vutata ry giabbylamey”, ma anche ai suoni e ai gesti legati alle persone che lo hanno animato nel corso degli anni.
“Per questa seconda edizione – ha affermato il direttore Angelo Sica – abbiamo scelto di focalizzarci sui posti più importanti per i cittadini sangiacomesi e soprattutto per chi ora risiede in terre lontane. Dei molti luoghi presenti ne sono stati individuati 12 e abbiamo cercato di descrivere quello che rappresentavano 50 – 60 anni fa, mettendo in evidenza le persone che erano presenti in questi luoghi”.
“Riteniamo questo calendario un fatto culturale estremamente importante – ha dichiarato il sindaco Accetta – soprattutto il far conoscere questi luoghi che racchiudono pezzi di storie che hanno rappresentato dei punti di riferimento essenziali per tutta la comunità sangiacomese. Le nuove generazioni hanno l’opportunità di comprendere cosa hanno rappresentato in passato questi posti che ora hanno perso il ruolo che avevano un tempo”.
– Roccanna Giordano –