Medico in ferie e reparto chiuso: è questo il grido d’allarme lanciato da Cittadinanzattiva e, nello specifico, dall’Assemblea territoriale di Sapri guidata da Mario Fortunato.
“Presso la Gastroenterologia del Presidio Ospedaliero “Immacolata” si ripete la prassi che per garantire le sacrosante ferie al medico responsabile bisogna interrompere il servizio. E’ successo qualche anno fa (se non sbagliamo, nel mese di agosto del 2007) e si è ripetuto quest’anno. A partire da venerdì scorso (4 settembre 2015) l’attività è stata interrotta e a pagare sono stati, come al solito, gli utenti che hanno dovuto arrangiarsi alla meno peggio – si legge nel comunicato – Per i pazienti ricoverati c’è il trasferimento temporaneo in ambulanza al “San Luca” di Vallo della Lucania, l’urgenza è dirottata verso altri presidi e gli esterni in fila ad aspettare. Le cause del disagio sono dovute al fatto che nel Servizio di Gastroenterologia di Sapri opera un solo medico (il dottor Marco Martorano che è anche responsabile) e che necessariamente deve fruire, come tutti i lavoratori, del meritato periodo di riposo per ferie. Ma, anziché, provvedere alla sostituzione del medico, si opta per la chiusura del reparto“.
“E’ questo un servizio che rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello dell’Immacolata, con un’utenza che giunge anche da fuori regione (Basilicata e Calabria) e che, negli anni scorsi, ha registrato fino a 8.000 prestazioni annue, di cui 5.000 esami endoscopici. Proprio in considerazione del gradimento mostrato dagli utenti e anche per venire incontro alle esigenze dell’utenza (le patologie gastroenterologiche, unitamente alle neoplasie al colon sono, purtroppo, in forte aumento anche nel nostro territorio) – continua la nota – il Tribunale del Malato di Sapri ha più volte richiesto di aumentare il personale medico di almeno un’unità e il trasferimento in locali più idonei, come risulta da un vecchio progetto più volte presentato alla Dirigenza Azienda dell’ASL”.
“Sono varie le problematiche rimaste irrisolte, che non hanno trovato ancora risposta, tra le quali i disagi vissuti al Pronto Soccorso (posto in locali non idonei, come denunciato anche dal Coordinatore Nazionale del TDM Tonino Aceti a conclusione della visita effettuata lo scorso 3 luglio) – conclude – una più adeguata sistemazione della Radiologia, l’abbattimento delle liste d’attesa (in particolare per le mammografie) e una migliore organizzazione degli ammalati cronici assistiti al proprio domicilio”.
Per la risoluzione di questi problemi, Cittadinanzattiva ha richiesto un incontro con i massimi dirigenti dell’ASL Salerno ed è stato informato anche il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
In rispetto della Carta Europea dei diritti del Malato, che fa obbligo alle strutture sanitarie di garantire le migliori condizioni di assistenza in ogni luogo, si chiede l’intervento immeditato degli Organi preposti, accompagnato da una forte presa di posizione della politica e delle Istituzioni locali, per porre fine a questioni che non possono essere più tollerate.
– Claudia Colombo –