
Il reparto di cardiologia dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla rischia di dover funzionare part-time a causa della carenza di medici, aggravata in questo caso dalla malattia di due dei cinque cardiologi in servizio.
La situazione è particolarmente critica visto che, con soli 3 medici in servizio, la copertura dei turni nell’arco delle 24 ore diventa una impresa. Ieri mattina la vicenda è stata oggetto di un duro confronto tra il direttore sanitario Luigi Mandia ed il dirigente dell’unità operativa.
Come prevedibile i due medici saranno oggetto di visita fiscale. La situazione resterà sotto controllo fino a martedì prossimo, dopodiché il reparto potrebbe funzionare solo per 12 ore con il rischio che i pazienti possano anche essere trasferiti altrove. Questa è l’eventualità estrema se non dovessero arrivare altri due cardiologi per completare l’organico.
La situazione critica del “Curto” interessa anche agli altri reparti. Il caso più emblematico è quello della chirurgia dove il direttore facente funzioni dell’unità operativa, in una nota inviata al direttore dell’unità di anestesiologia e rianimazione, ha comunicato che per i prossimi giorni del mese di agosto le sedute operatorie ci saranno solo nei giorni 24 e 31, questo comporta che fino al 23 agosto sono sospesi tutti gli interventi di elezione in regime di ricovero ordinario e day – surgery ed i piccoli interventi ambulatoriali. Gli unici ad essere garantiti sono gli interventi chirurgici di urgenza.
La sospensione forzata degli interventi è un fatto “ordinario” al Curto. A giugno lo stesso problema si è verificato in ortotraumatologia, reparto costretto a sospendere le sedute operatorie e le attività ambulatoriali per circa due mesi.
– Erminio Cioffi –