
Nonostante un’indagine a suo carico per una serie di reati tra cui interruzione di gravidanza illegale, peculato e falso in atto pubblico, l’Asl Salerno riconferma Bruno Torsiello come primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Immacolata di Sapri per altri sei mesi, prorogabili per altri sei.
Come si legge sul quotidiano La Città di Salerno, sulla delibera che riconferma Torsiello, firmata dal commissario straordinario Antonio Postiglione, viene specificato che il medico è “l’unico candidato ritenuto idoneo” a ricoprire quel ruolo.
Il primario ginecologo del nosocomio di Sapri lo scorso aprile è stato indagato dalla Procura di Lagonegro per interruzione di gravidanza, peculato e falso in atto pubblico. Per l’accusa avrebbe consentito aborti prima dei 7 giorni di riflessione imposti dalla legge e avrebbe redatto falsi certificati. L’inchiesta è in corso e avrebbe condotto ad accertare anche delle irregolarità nell’esercizio dell’esercizio intramoenia da parte di Torsiello, complice un’ostetrica del reparto.
Sempre secondo quanto scrive il quotidiano salernitano, inoltre, lo stesso Torsiello nel 2014 finì in un’inchiesta dei Carabinieri riguardante la morte di due gemelli prima del parto e fu iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo in concorso con altri tre medici che ebbero in cura la paziente. Pare che Torsiello in quella occasione “avrebbe determinato il decesso di uno dei due feti” per aver omesso di disporre accertamenti necessari per approfondire la “corionicità della gravidanza” e per non aver sottoposto ad “immediate attività diagnostiche-terapeutiche” la paziente quando lo contattò dicendo di avere “forti fitte sotto la pancia”. Anche questo processo è attualmente in corso.
– redazione –
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