Expo Milano chiuderà i battenti il 31 ottobre e ad oggi sono ancora molti gli interrogativi sul futuro delle infrastrutture che ruotano intorno all’esposizione universale. La mattina di sabato 10 ottobre, nell’Auditorium di Expo Milano 2015, si è svolto l’incontro “Expo dopo Expo: le eredità di Milano 2015” per affrontare la questione, molte le ipotesi avanzate tra le quali anche il prolungamento dell’apertura dell’Expo oltre il 31 ottobre o la trasformazione del sito in cittadella universitaria.
Tuttavia, il potenziamento e la modernizzazione della rete infrastrutturale di accessibilità all’area hanno rappresentato l’elemento essenziale per la riuscita dell’evento, all’interno del quale anche la Pagano&Ascolillo, con sede a San Pietro al Tanagro, ha giocato la sua partita e portato a casa una fetta considerevole di fatturato.
“Abbiamo lavorato su due importanti arterie cittadine per l’adeguamento delle aree di parcheggio e la logistica di servizio a Expo Milano – spiega il responsabile commerciale Massimiliano Ascolillo – in primis su una variante importante per la viabilità ordinaria della zona nord ovest di Milano che si è sviluppata intorno al Cimitero Monumentale. L’area è quella di Cascina Merlata, limitrofa gli accessi expo, dove proprio a servizio della manifestazione stessa, è stata creata la zona di smistamento degli autobus dell’expo. Abbiamo curato l’impiantistica di quattro gallerie e dell’aree di svincolo dove sono stati installati impianti tecnologici di illuminazione, antincendio e ventilazione. Inoltre abbiamo lavorato su un impianto di ventilazione/estrazione semi trasversale di elevata potenza e ad una illuminazione full led, entrambi hanno caratterizzato l’arteria principale dell’area di smistamento Expo: quell’arteria, per intenderci, che con i suoi tre archi sull’A4, è una delle immagini simbolo dell’Expo di Milano.“
Un’altra importante commessa ha coinvolto la Pagano&Ascolillo nell’attraversamento della vecchia fiera, entrando da viale certosa. In questo appalto l’azienda si è occupata sempre della realizzazione di tutti gli impianti tecnologici e soprattutto della centrale tecnologica che, con i suoi oltre 5.000 mq e i suoi 2.000 kw impegnati solo per la ventilazione, è una delle più grandi d’Italia. “Con 13 milioni di fatturato per l’area nord – prosegue Ascolillo – sul piano delle infrastrutture siamo state tra le imprese più presenti ad Expo, è il nostro motivo di orgoglio, all’inaugurazione è stato presente anche Maroni”.
I primi lavori sono partiti nel 2008 e non nascevano per Expo, ma poi in prossimità dell’evento il tutto si è accelerato e gran parte del lavoro si è svolto in 12 mesi con la consegna delle opere nei tempi previsti. “Grande considerazione da parte dei nostri main contractor – continua Ascolillo – soddisfatti nella gestione della commessa, ci hanno trattati come partner e non come meri subappaltatori.”
Il responsabile commerciale della Pagano&Ascolillo si focalizza anche sul livello generale dell’attuale contesto sottolineando che la situazione non merita grandi lamentale, tuttavia il sistema italiano potrebbe essere più incoraggiante con politiche di sviluppo e certezze tali da consentirti di fare qualche passo in più, permettendo maggiore serenità nello sviluppo di nuovi progetti e nei processi, inderogabili comunque, di formazione ed aggiornamento del personale.
– Tania Tamburro –
Sapere che nel Vallo ci sono queste splendide realtà è veramente motivo di grande gioia. Buon lavoro