
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pietro D’Angiolillo, preso atto delle sempre più numerose lamentele pervenute in relazione alla mancata e cattiva ricezione dei segnali RAI sul territorio comunale di Ascea, con una delibera della Giunta comunale ha promosso una petizione collettiva nei confronti degli enti preposti all’erogazione del servizio radiotelevisivo per indurli quanto prima a porre rimedio al problema riscontrato.
É possibile recarsi agli uffici posti al piano terra della casa comunale per firmare la petizione ed aderire all’iniziativa.
Nella delibera si precisa che “Il servizio pubblico ai sensi dell’art. 45 del Testo Unico dei servizi dei media audiovisivi e radiofonici della televisione deve garantire la diffusione di tutte le trasmissioni televisione e radiofoniche di pubblico servizio con copertura integrale del territorio nazionale“.
Il territorio comunale di Ascea non risulta adeguatamente coperto dal digitale terrestre e nonostante le ripetute segnalazioni e richieste di intervento per l’eliminazione dei disservizi, si continuano a riscontrare problemi di ricezione del segnale Rai. La ricezione è a singhiozzo con oscuramento totale (specialmente dal pomeriggio in poi) o parziale dello schermo durante le trasmissioni dei segnali di RAI 1, RAI2 e RAI 3 su gran parte del territorio comunale.
Sono risultate vane la reimpostazione dei canali e la manutenzione delle antenne tentata da alcuni e l’estensione e la diffusione del disservizio sul territorio sono la prova che il mal funzionamento della tecnologia è imputabile non agli impianti domestici, ma al concessionario del servizio pubblico radiotelevisivo.
“Adesso basta! – afferma il sindaco Pietro D’Angiolillo – Se la Rai non garantisce la diffusione di tutte le trasmissioni televisive di pubblico servizio con copertura integrale dell’intero territorio comunale e non rimuove le cause dei disservizi, promuoveremo un’azione collettiva (class action) con ricorso al TAR ai sensi del D. Lgs. n. 198/2009, chiedendo anche la restituzione del canone di abbonamento già versato nel 2015”.
– redazione –