3 anni di reclusione per Pantaleo D’Addato, è questa la richiesta fatta questa mattina dal Pubblico Ministero al termine dell’udienza del processo con rito abbreviato per la morte di Maria Dorotea Di Sia, la ragazza di 25 anni di Santa Marina deceduta in un incidente stradale avvenuto a Bisceglie il 13 maggio del 2014. L’Audi A6 a bordo della quale si trovava la 25enne si schiantò contro il pilastro di una casa in costruzione.
Pantaleo D’Addato, che era alla guida dell’auto, risultò positivo alla cocaina, con un valore superiore di ben 13 volte al limite massimo, alla cannabis ed inoltre il tasso di alcool presente nel sangue era pari a 2,45 grammi per litro.
Questa mattina nell’aula penale del Tribunale di Trani era presente anche l’imputato. La difesa invece ha chiesto l’assoluzione ed ha mosso una eccezione in merito alla validità dei prelievi ematici effettuati per svolgere l’esame tossicologico. Prelievi che sarebbero stati fatti senza seguire l’iter previsto dalla legge, ossia senza l’autorizzazione del PM. L’avvocato Michele Galiano, in rappresentanza di una delle parti civili, ha sottolineato invece che il prelievo è stato fatto senza alcuna violazione, ma si è trattato di un prelievo necessario, fatto per fini terapeutici quando Pantaleo D’Addato è arrivato in ospedale con le ferite riportate in seguito all’incidente. A chiedere la condanna a 3 anni è stato un nuovo Pubblico Ministero.
L’udienza è stata rinviata al prossimo 24 Novembre per la discussione e sentenza.
– Erminio Cioffi –
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