
L’Amministrazione Comunale di Roscigno, guidata dal sindaco Pino Palmieri, ha proceduto, nel corso della seduta di Consiglio Comunale di ieri, ad approvare il bilancio consuntivo 2015 e quello di previsione per l’esercizio finanziario 2016. La deliberazione riguardo ai due documenti che regolano l’attività economico-finanziaria del Comune alburnino è stata protagonista di alcune turbolenze, dovute al voto contrario all’approvazione del consuntivo da parte dei due gruppi di minoranza e all’allontanamento degli stessi al momento dell’approvazione del bilancio di previsione.
A dolersi dell’atteggiamento della minoranza consiliare all’indomani del consesso è Bruno Ruotolo, vicesindaco con delega al Bilancio. “Abbiamo approvato il rendiconto 2015 con un solido e concreto avanzo di amministrazione che supera i 132mila euro, – spiega Ruotolo a Ondanews – passando con ben due valutazioni dei revisori positive, numeri coerenti e residui attivi giustificati solo da titoli certi. Eppure, all’esame del consuntivo, la minoranza mi ha tacciato di aver parlato per un’ora solo perchè ho fornito dati tecnici minuziosamente per far capire a tutti come sono stati spesi i loro soldi e non facendo soltanto propaganda politica, cosa di cui sono stato impropriamente accusato. Hanno espresso voto contrario senza attaccarmi nel merito, ma aggrappandosi ad un fumus dialettico“.
Ruotolo lamenta il successivo allontanamento della minoranza dall’aula al momento dell’esame e dell’approvazione del Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2016 e di quello pluriennale 2016/2018. “Hanno confuso la discussione del previsionale con quella sul Documento unico di programmazione, – incalza il vicesindaco – mi hanno detto di non aver avuto il tempo di leggere le carte. Hanno parlato di un bilancio ‘copia e incolla’ senza sapere che è ormai un documento armonizzato dalla legge, che riflette il risultato degli anni precedenti per creare continuità. Hanno portato una relazione della Corte dei Conti relativa ad anni precedenti al 2015, che nulla ha a che vedere con la nostra gestione. Mancando di rispetto ai dipendenti comunali e alla popolazione, che deve sapere in mano a chi ha messo la gestione dei propri soldi. Io e il sindaco Palmieri abbiamo portato le nostre residenze da Roma a Roscigno per rispetto dei cittadini e qui mi si viene a dire che non si ha tempo. E’ questa la democrazia? Mi sta bene che si faccia azione di minoranza, ma devono contestarmi i dati e avanzare proposte, non discussioni filosofiche“.
– Chiara Di Miele –