Con l’accusa di “interruzione di pubblico servizio”, avanzata dalla Procura della Repubblica di Lagonegro, sono stati rinviati a giudizio l’ex sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari ed l’ing. Attilio De Nigris, dirigente dell’Area tecnica del comune di Sala Consilina. Reato che secondo la Procura si sarebbe configurato nel momento in cui Gaetano Ferrari, sindaco all’epoca dei fatti, non ha consegnato, a settembre del 2013, le chiavi del tribunale di Sala Consilina per consentire le operazioni di trasloco dopo la soppressione, decretata dall’entrata in vigore della riforma delle geografia giudiziaria, che ha disposto l’accorpamento con il tribunale di Lagonegro.
Il primo cittadino si era rifiutato di consegnare le chiavi perchè non aveva avuto tra le altre cose nessuna garanzia sulla perfetta agibilità dei locali del palazzo di giustizia di Lagonegro che avrebbero dovuto ospitare gli uffici del tribunale salese. Gaetano Ferrari questa mattina ha scritto una lunga lettera aperta (che pubblichiamo integralmente), indirizzata ai cittadini di Sala Consilina, del Vallo di Diano e del Bussento.
“Questo rinvio a giudizio – scrive Ferrari nella lettera – è personale e l’affronterò con dignità e rabbia, perchè è come se fosse stato notificato ad ogni cittadino, a cui è stato negato, di fatto, il diritto alla Vera Giustizia”.

L’ex sindaco ripercorre tutte le fasi della vicenda che poi si è conclusa con la chiusura del tribunale ed in particolar modo punta l’attenzione su quello che è successo nel mese di settembre del 2013. Ferrari chiede scusa anche al dirigente Attilio De Nigris che si è trovato coinvolto insieme a lui nella vicenda giudiziaria.
“Quello che è successo in quei giorni di settembre del 2013 lo dovrebbero ricordare perfettamente tutti e credo che anche grazie al mio comportamento e alla mia azione non è successo nulla di grave e nessuno ha subito delle conseguenze giudiziarie ad eccezione del sottoscritto e, inspiegabilmente, del dirigente Ing. De Nigris, a cui chiedo di nuovo scusa pubblicamente. Certamente il 2 Dicembre, si avrà di nuovo la possibilità di ricordare, anche a quanti se ne sono troppo facilmente dimenticati, i comportamenti di quelle ore drammatiche e si potrà riportare all’attenzione di tutti chi ha agito con lo spirito del servizio a difesa dei propri diritti contro una legge iniqua e sbagliata, come i risultati nulli di questi anni stanno dimostrando in tutta Italia, visto che, nonostante la tanto esaltata riforma “epocale”, tuttora, si continui a parlare di riforma della Giustizia”.
La prima udienza del processo si terrà a Lagonegro il 2 dicembre 2015.
– Erminio Cioffi –