“Le vicende che dallo scorso ottobre gravitano intorno alla misteriosa sparizione dell’oro donato dai devoti alla statua di Sant’Antonio sono state accantonate dai fedeli della Parrocchia Santo Spirito“. Questo è quanto afferma il parroco di Salvitelle don Angelomaria Adesso.
“Il 13 giugno scorso il popolo di Salvitelle si è riconciliato con questa situazione partecipando con raccoglimento, fede e preghiera alla festa organizzata in onore del Santo, senza rivangare la questione dell’oro scomparso“. Le parole del parroco sono colme di gioia per la riuscita della festa che ha segnato un punto di svolta nella piccola civiltà del Comune di Salvitelle.
“Quando sono subentrato alla guida della parrocchia Santo Spirito ho immediatamente comunicato al Vescovo, ai Carabinieri e ai responsabili superiori il mancato passaggio dell’oro di Sant’Antonio – continua il parroco – Le indagini legali non sono di mia pertinenza quindi lascio il compito a chi di dovere, io continuo a svolgere il mio sacerdozio. Ovviamente ognuno è libero di esprimere il proprio parere e agire come ritiene opportuno“.
Dopo diversi anni in cui non era stata celebrata una festa in onore del Santo, don Angelomaria ha voluto fortemente ripristinare il rito religioso con il triduo di preparazione, due solenni Messe accompagnate dalla processione per le vie del paese. La giornata si è conclusa con musica e fuochi pirotecnici.
“La partecipazione attiva da parte del popolo alle celebrazioni in onore di Sant’Antonio ha rappresentato la volontà di chiudere con il passato e la forte voglia di creare qualcosa di nuovo e di più bello” ha concluso don Angelomaria.
– Rosanna Raimondo –
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