Si chiama “Giving helping hand” il progetto formativo messo in cantiere da qualche settimana dall’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Sacco” di Sant’Arsenio, e aperto a 20 giovani ragazzi richiedenti asilo. Fuggono dalla Nigeria, dalla Costa d’Avorio, dal Mali e da Burkina Faso, hanno tra i 18 e 30 anni e da qualche giorno seguono un corso per imparare il mestiere di cameriere all’Istituto Alberghiero di Sant’Arsenio.
Il progetto è di 30 ore e prevede anche il rilascio di un attestato utile ad ottenere il permesso di asilo, i giovani studenti sono ospitati al “Centro Uliveto” di Atena Lucana, gestito dall’Esercito della Salvezza. L’idea di creare un momento formativo per dare loro un futuro, nasce dall’incontro del professore Fausto Fiscina della scuola santarsenese e la coordinatrice del movimento, Micaela Polselli per creare un attività che permettesse l’inclusione.
“Si autofinanziano attraverso l’organizzazione di concerti per pagarsi il corso – ha sottolineato il professore Fiscina – sono in Italia da circa 4 mesi, selezionati dai loro tutor e mediatori culturali per avere garanzia sulle loro attitudini.”
All’interno dell’Istituto Alberghiero è contemporaneamente partito anche un altro percorso scolastico per 5 ragazzi provenienti dal Gambia e dalla Repubblica di Guinea. Sono stati inseriti nelle classi come uditori e assistono alle lezioni ordinarie. E’ un’attività portata avanti con la casa di accoglienza “Il Sentiero” di San Pietro al Tanagro e la Caritas. “Sono in Italia da due mesi e sono diligenti ed educati – assicura il Dirigente Scolastico Cono Alberto Rossi – felice di lavorare a queste iniziative, che creano integrazione con il confronto tra culture diverse. Questa è la scuola dell’inclusione e dell’autonomia che abbiamo pensato, capace di aprirsi al territorio.”
– Tania Tamburro –