La scuola secondaria di primo grado di Sant’Arsenio ha aperto i battenti oggi pomeriggio utilizzando alcune aule del vicino plesso delle scuole elementari, tra un fiume di bambini e genitori infuriati, a causa delle polemiche di questi giorni sul rinvio della data di inizio delle attività scolastiche.
“Pareri diversi sull’inizio delle attività didattiche hanno completamente disorientato i ragazzi – ha commentato Ilaria, mamma e rappresentante di classe – che non hanno potuto vivere serenamente il primo giorno di scuola; questa scelta inoltre mi fa pensare che la cosa si prolungherà.”
Sulla questione il preside Cono Alberto Rossi si difende: “Non potevo rischiare una denuncia per interruzione delle attività didattiche” spiegando che la collocazione scelta ha rappresentato il male minore, diviso tra un cantiere aperto e la mancanza di un’ordinanza comunale per il posticipo delle attività didattiche, che fino all’ultimo ha sperato potesse arrivare. Sono, infatti, stati trasferiti banchi e sedie all’interno della scuola elementare “Luigi Giliberti” in attesa della consegna dell’edificio scolastico che dovrebbe avvenire, secondo i pronostici, il 16 settembre.
Oggi pomeriggio il Preside Rossi si è infatti giustificato pubblicamente con alunni e genitori e tra i presenti una madre ha rappresentato, a nome di tutti i genitori, il disagio di una situazione che, anche sul piano della comunicazione, non sarebbe stata gestita nella maniera giusta. “Sono la mamma di un alunno che oggi è al suo primo di giorno nella prima media – ha detto la donna – e, al di là di come verranno accolti, hanno perso l’emozione del passaggio”.
Palesemente dispiaciuto, il dirigente scolastico si è scusato ribadendo “sono in trincea con voi e non contro di voi” spiegando che nonostante stia svolgendo soltanto il ruolo di “reggente” per l’assenza del Dirigente titolare ancora non nominato dall’Ufficio scolastico regionale, ha voluto portare avanti questa battaglia per la comunità santarsenese e per il bene dei ragazzi, al fine di affidarli ad una struttura adeguata ad ospitare gli alunni. Senza polemizzare Cono Alberto Rossi ha incalzato augurandosi una collaborazione futura con l’amministrazione comunale “perché al momento insieme al corpo docenti ci siamo sentiti abbandonati” e al sindaco ha rivolto un ultimo appello per ricordargli che “non sono solo due le classi interessate, ma è l’intera scuola ad essere zona cantiere.”
Infine è stata spezzata una lancia a favore della ditta che non è riuscita a terminare i lavori nonostante avesse garantito di farcela, in quanto “la pausa estiva e la chiusura di molte ditte ha pesato sul risultato finale.”
– Tania Tamburro –
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