Il Consiglio di Stato boccia il ricorso della minoranza consiliare, chiudendo definitivamente la partita sul possibile ricorso alle elezioni anticipate al Comune di Teggiano.
Proponendo appello con il numero 201409644 al Consiglio di Stato, infatti, la minoranza consiliare rappresentata da Pietro Cono Di Candia, Michele Di Candia, Paolo Gallo, Giuseppe Forlano, Elisabetta D’Elia, Paolo D’Alvano, Rosa Cimino, Renato Morena e Carmine Petti aveva chiesto l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti alla carica di Sindaco e di consiglieri comunali di Teggiano del 27 maggio 2014 e di tutti gli atti ed operazioni elettorali in quanto, secondo i ricorrenti, nel modello di dichiarazione di presentazione dei candidati, erano omessi i “requisiti essenziali quali l’indicazione del luogo e della data di nascita di tutti i sottoscrittori della lista”.
Sulla vicenda si era pronunciata già la sezione di Salerno del Tribunale Amministrativo Regionale il 6 novembre scorso che, con l’intervento del Presidente Amedeo Urbano, del consigliere Paolo Severini e dell’estensore Valeria Ianniello, aveva respinto il ricorso dei rappresentanti della lista “Teggiano va avanti”. Successivamente, il 7 Novembre dello scorso anno, i rappresentanti della minoranza consiliare presentarono ricorso al Consiglio di Stato che, dopo essersi riunito il 10 marzo scorso, Presidente Luigi Maruotti, Consiglieri Paolo Giovanni Nicolò Lotti, Antonio Bianchi, Luigi Massimiliano Tarantini, consigliere estensore Nicola Gaviano, ha emesso questa mattina il provvedimento che pone definitivamente fine al rischio che la comunità di Teggiano potesse far ritorno nuovamente alle urne. Il Comune di Teggiano, nella vicenda, è stato rappresentato e difeso dall’avvocato Franco Gaetano Scoca e dagli avvocati Marcello Fortunato e Biagio Matera.
Nell’occasione delle elezioni del Maggio dello scorso anno, la lista capeggiata dal sindaco Rocco Cimino ebbe la meglio su quella capeggiata da Pietro Di Candia con circa 700 voti di differenza.
– redazione –