Il Consiglio Nazionale Forense, organismo unitario composto da circa 230mila avvocati, ha formulato un documento con cui si prende una posizione molto critica nei confronti della riforma della geografia giudiziaria, chiedendo alla Commissione e al Ministro di non procedere ad ulteriori tagli, di qual si voglia genere, e di recuperare, invece, alcune sedi giudiziarie nel rispetto del “principio di prossimità del giudice, che deve prevalere su quello del risparmio, per altro rivelatosi inesistente“.
Il Consiglio Nazionale Forense, per addivenire alla produzione del documento, ha tenuto conto di alcuni aspetti quali la situazione dei trasporti locali, l’impatto socio economico, la presenza di fenomeni di criminalità, l’esistenza di strutture ed edifici. “Piuttosto che a ulteriori tagli – si legge nello stesso documento del CNF – bisognerà pensare al recupero di alcune sedi ed al consolidamento di altre“.
“Il documento odierno è una novità assoluta perché il Consiglio Nazionale Forense non aveva mai espresso giudizi così chiari e negativi sul tema. – dichiara l’avvocato Angelo Paladino, presidente dell’Unione Giuristi Cattolici di Sala Consilina – Fra l’altro il parere dell’organismo unitario dell’avvocatura nella Commissione Ministeriale ha un peso notevole e ciò fa sperare ad una probabile riapertura di alcuni tribunali soppressi. La soppressione del Tribunale di Sala Consilina, unico fuori regione, ha evidenziato le maggiori criticità. Quello che è mancato e manca è l’iniziativa politica a tutti i livelli, nonostante le sollecitazioni mie e di altri amici ai politici di turno, cominciando dal Sindaco di Sala Consilina fino ai parlamentari. Altri si sono mossi nella giusta direzione, come per esempio il Tribunale di Vigevano (vedi allegati) che vive la nostra stessa condizione. La riapertura del Tribunale di Sala Consilina, fra l’altro, farebbe recuperare numeri anche alla Corte d’Appello di Salerno (supereremmo di nuovo un milione di abitanti) oggi fortemente messa in discussione“.
– redazione –